Serve azione di responsabilità corale
“Devono fare riflettere i dati demografici ISTAT 2022 secondo cui la natalità è al minimo storico dall’unità d’Italia con meno di 7 neonati e più di 12 decessi per 1.000 abitanti”. Così “Ci confermiamo un Paese che non solo fa pochi figli ma saluta quelli che fa, tanto è vero che continuiamo a perdere residenti, meno 179mila sul 2021, mentre triplichiamo il numero di ultracentenari.
Il mondo politico tutto ed i corpi sociali, in primis i sindacati, sono chiamati ad abbandonare inutili conflitti di posizionamento a favore di una grande azione di responsabilità corale, per ricercare le più opportune soluzioni atte ad invertire un trend che rischia di stritolare il paese in tempi brevi, facendo saltare ogni equilibrio di uno stato sociale che potrebbe non avere risorse per mantenere una popolazione di sempre meno lavoratori e sempre più pensionati”.
Per il giuslavorista “prima ancora del salario minimo la vera urgenza è dotarci di politiche industriali chiare, che intercettino i trend dell’economia e rendano l’Italia un paese solido, produttivo e attrattivo, nel quale compiere percorsi formativi di qualità e realizzare propositi di carriera, lavoro e di vita.
Siamo all’alba di una rivoluzione nel mondo del lavoro provocata dall’introduzione dell’Intelligenza Artificiale – conclude -che rischia di generare milioni di disoccupati e rendere superate le professioni per cui i nostri giovani si stanno ancora formando. Se perdiamo il passo lasciando andare avanti altri paesi richiamo di rimanere tagliati fuori dalle nuove dinamiche economiche e impoverirci in maniera irrimediabile”.
Di Alessandro Paone